La Differenza fra Oakeshott e Hayek su Razionalismo
(With a special section for Bob at the end.)
Mentre stavo leggendo Vernon Smith sulla "constructivist rationality" e "environmental rationality," ho diventare cosciente della differenza profonda fra Hayek (e Smith) e Oakeshott quando discutono il razionalismo.
Per esempio, Smith scrive, "constructivist" razionalismo avversario, "think of institutions as algorithms..." ma questo è precisamente che cosa Oakeshott significa da razionalismo. Per Oakeshott, la differenza fra razionalismo ed il suo opposto non è uno fra le regole coscienti ed incoscienti, ma uno fra la comprensione corretta che l'attività precede le regole e la comprensione incorretta che l'attività è formulato secondo le regole. Per Oakeshott, le regole sono le astrazioni da attività che necessariamente precede le regole.. Per Hayek e Smith, le regole guidano sempre l'attività, ed è semplicemente un aspetto di se quelle regole sono coscienti o incoscienti. E la ragione Oakeshott può concepire il problema al modo che fa è a causa del suo idealismo filosofico.
*****
For Bob:
While reading Vernon Smith on "constructivist rationality" and "environmental rationality," I have become aware of the profound difference between Hayek (and Smith) and Oakeshott when they discuss rationalism.
For example, Smith writes, against constructivist rationalism, "think of institutions as algorithms..." but this is precisely the kind of thing Oakeshott means by rationalism. For Oakeshott, the difference between rationalism and its opposite is not between conscious and unconscious rules, but one between the correct understanding that activity always precedes rules and the incorrect view that activity is formulated according to rules. For him, rules are abstracted from activity that necessarily precedes the rules. For Hayek and Smith, rules always dictate activity, and it is simply a matter of whether the rules are conscious or unconscious. And the reason Oakeshott can conceive the problem in his terms is his philosophical idealism.
Mentre stavo leggendo Vernon Smith sulla "constructivist rationality" e "environmental rationality," ho diventare cosciente della differenza profonda fra Hayek (e Smith) e Oakeshott quando discutono il razionalismo.
Per esempio, Smith scrive, "constructivist" razionalismo avversario, "think of institutions as algorithms..." ma questo è precisamente che cosa Oakeshott significa da razionalismo. Per Oakeshott, la differenza fra razionalismo ed il suo opposto non è uno fra le regole coscienti ed incoscienti, ma uno fra la comprensione corretta che l'attività precede le regole e la comprensione incorretta che l'attività è formulato secondo le regole. Per Oakeshott, le regole sono le astrazioni da attività che necessariamente precede le regole.. Per Hayek e Smith, le regole guidano sempre l'attività, ed è semplicemente un aspetto di se quelle regole sono coscienti o incoscienti. E la ragione Oakeshott può concepire il problema al modo che fa è a causa del suo idealismo filosofico.
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For Bob:
While reading Vernon Smith on "constructivist rationality" and "environmental rationality," I have become aware of the profound difference between Hayek (and Smith) and Oakeshott when they discuss rationalism.
For example, Smith writes, against constructivist rationalism, "think of institutions as algorithms..." but this is precisely the kind of thing Oakeshott means by rationalism. For Oakeshott, the difference between rationalism and its opposite is not between conscious and unconscious rules, but one between the correct understanding that activity always precedes rules and the incorrect view that activity is formulated according to rules. For him, rules are abstracted from activity that necessarily precedes the rules. For Hayek and Smith, rules always dictate activity, and it is simply a matter of whether the rules are conscious or unconscious. And the reason Oakeshott can conceive the problem in his terms is his philosophical idealism.
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